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Pizza margherita al piatto

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Ne ho provate tante, tantissime di ricette. Che la pizza margherita qui è una cosa seria, e si mangia rigorosamente una volta alla settimana. Di solito in teglia, che è decisamente più pratica da fare, un terzo margherita, per Gaia. Un terzo capperi olive e acciughe, per me. E l’ultimo terzo tonno e cipolla di Tropea caramellata, per marito. Ma poi finisce che un micron di acciuga vada a finire nella margherita di mia figlia, e scatta la tragedia. Oppure che un anello di cipolla invada un cappero mio, e mi incazzo. E qual è la soluzione? Ad ognuno la propria pizza! La ricetta perfetta è di Monica, l’ho fatta ormai così tante volte che vado a sentimento, ma le dosi sono per 6 pizze.

Non voglio addentrarmi nei meandri del disciplinare della pizza, non ho la pretesa di dire che questa è l’unica-ricetta-l’originale, no no, questa è una ricetta di pizza al piatto che è veloce da fare, superfacile (niente pieghe, niente lievitini, niente cose strane) e tutto sommato comoda da cuocere. Il risultato che si ottiene è molto simile ad una pizza doc, e noi l’adoriamo. Per i puristi, non avendo un forno particolarmente prestante, mi trovo benissimo con la doppia cottura, padella e grill. E in estate è perfetto perchè così il forno sta acceso una decina di minuti in tutto e la cucina non diventa un girarrosto…

Pizza margherita al piatto
 
Tempo di preparazione
Tempo di cottura
Tempo totale
 
Autore:
Porzioni: 6
Ingredienti
  • 1 kg di farina 0
  • 600 ml di acqua tiepida
  • 1 g di lievito di birra granulare
  • 20 g di olio extra vergine di oliva
  • 15 g di sale
  • 500 g di passata di pomodoro
  • 2 mozzarelle fiordilatte
  • basilico fresco
Istruzioni
  1. Fate sciogliere il lievito granulare in acqua tiepida e fate riposare qualche minuto.
  2. In una ciotola versate la farina, unite l'acqua e iniziate ad impastare, unendo l'olio a filo e per ultimo il sale. Se usate un'impastatrice utilizzate prima il gancio a foglia, poi l'uncino. Se impastate a mano, ci metterete una decina di minuti. Coprite e mettete a lievitare in un luogo tiepido e lontano da correnti d'aria.
  3. Quando sarà raddoppiato, riprendetelo, dividetelo in 6 parti più o meno della stessa grandezza e fate i panetti: appiattite delicatamente l'impasto, ripiegate i bordi verso il centro, poi giratelo mettendo la parte liscia sopra e tirate con entrambe le mani il panetto verso di voi, senza usare farina sotto. Giratelo di 90° e rifate questo movimento finché il panetto è liscio. Mettete i panetti a lievitare su una spianatoia infarinata e copriteli con un canovaccio bagnato.
  4. Quando i panetti avranno raddoppiato il volume, stendeteli. Appiattiteli delicatamente partendo dal centro, senza toccare il bordo per non rovinare il cornicione e girandoli spesso. Fate scaldare un padellino leggero e antiaderente, meglio se da crepes. fatelo riscaldare sul fuoco più piccolo, poi delicatamente mettete la prima pizza a cuocere. Dopo mezzo minuto circa abbassate al minimo il fuoco, aggiungete la passata di pomodoro condita con un filo di olio e sale. Fate cuocere qualche minuto, finché il cornicione non sarà asciutto e consistente. spostate la prima base per pizza su una griglia, per far raffreddare. Procedete con la cottura per le altre basi.
  5. Quando saranno tutte cotte, procedete con la farcitura. Mettete la mozzarella ed eventualmente ciò che preferite. Spostate le pizze sulla leccarda del forno e cuocete sotto il grill caldo finché la mozzarella non è sciolta ed inizia a dorare. Servite con basilico fresco.

Alcune avvertenze: io uso per la prima cottura un padellino da crepe di Ikea, leggerissimo e coi bordi bassi. Fuoco più piccolo, quello su cui mettete la moka per intenderci. Non abbiate fretta, fuoco a metà per 30-40 secondi, poi aggiungete il pomodoro e abbassate al minimo. Toglietela dal padellino quando il cornicione è perfettamente asciutto e se ci appoggiate il dito e schiacciate leggermente il dito non affonda. Ci vorranno 6-7 minuti. Poi abbiate l’accortezza di spostare la base su una grata per far raffreddare bene ed evitare che la condensa inumidisca la pasta sotto.

Quando poi le farcite, mettele sulla leccarda del forno, ce ne stanno 3. Grill al massimo, finchè la mozzarella non sarà sciolta.

La mozzarella, rigorosamente fiordilatte e non quelle cose senza gusto apposta per la pizza, va fatta scolare. Io di solito dopo aver impastato la pizza la mattina taglio le mozzarelle a pezzetti e le metto a scolare in un colino, in frigo, fino a sera.

Ultima precisazione, le tempistiche: io la mattina appena sveglia metto il lievito nell’acqua tiepida e faccio sciogliere. Dopo il caffè impasto, o meglio, metto tutto nel Kitchen Aid col gancio a foglia, dopo qualche minuto passo all’uncino. Si incorda in pochissimo, poi copro e metto a lievitare. In inverno metto nel forno con la lucina accesa e in pausa pranzo è raddoppiato. Poi faccio i panetti e li metto a lievitare su una spianatoia di legno, ben infarinata, e coperti da un canovaccio bagnato e strizzato. Verso le sei li stendo uno alla volta e li cuocio in padella. Faccio raffreddare e poi farcisco e metto in forno.

Ultimo, ultimissimo consiglio. In inverno aumento leggermente la dose del lievito, per accelerare un po’ i tempi.

 


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